La Missione Di Polizia Dell’unione Europea Nei Territori Palestinesi

L’Ue ha lanciato Eupol Copps nel 2006 per sostenere la nascita di uno Stato palestinese indipendente e democratico. Piú di un decennio dopo, l’Ue considera Eupol Copps una delle sue migliori missioni che ha professionalizzato il settore della polizia e della giustizia palestinese nel pieno rispetto del principio di ownership.

La nostra indagine ha però rivelato un ampio e notevole divario tra le percezioni e le narrazioni degli attori internazionali e delle autorità locali da un lato, e le narrazioni dei palestinesi comuni dall’altro. Dal punto di vista dei palestinesi comuni le riforme sostenute dall’Ue hanno portato alla professionalizzazione di una polizia autoritaria e hanno aggiunto un nuovo livello di insicurezza della popolazione senza creare uno Stato palestinese indipendente e democratico. Le voci dal basso mettono in discussione i successi annunciati dalle autorità locali e dalle organizzazioni internazionali, compresa l’Ue e contestano gli elementi costitutivi e l’efficacia dei processi di riforma della sicurezza e le loro conseguenze sulla loro vita.

L’Ue e la sua missione stanno diventando sempre piú complici nel mantenimento dello status quo nel conflitto israelo-palestinese. Se l’attuale passo indietro in senso autoritario dell’Ap continua, l’Ue e la sua missione saranno sempre piú criticati per il finanziamento, la professionalizzazione e la legittimazione di forze di polizia altamente politicizzate e democraticamente inaffidabili. Questo è agli antipodi dei valori di politica estera dell’Ue e lontano dallo stesso approccio previsto alla riforma del Servizio di sicurezza palestinese. Se l’Ue vuole avere un impatto riconoscibile sul cosiddetto processo di pace israelo-palestinese, dovrebbe smettere di chiudere un occhio sull’ovvia constatazione politica che il suo approccio tecnico alla riforma del settore della sicurezza palestinese ha risolto solo pochi problemi e ne ha creati di nuovi. Se l’Ue non ha la volontà o le capacità di impegnarsi con le sfide politiche del conflitto israelo-palestinese allora, forse, è il momento di ritirarsi o almeno di non far parte del problema dal punto di vista della popolazione locale.

Alaa Tartir e Filip Ejdus (2020) ‘La Missione Di Polizia Dell’unione Europea Nei Territori Palestinesi’, Il Ponte Anno LXXVI n. 1 gennaio-febbraio, Special Issue 2020: 76 anni di dibattito politico e culturale, Palestinesi a cura di Lanfranco Binni, Riccardo Bocco, Wasim Dahmash e Barbara Gagliardi.

Click Here to Download the PDF version. Click here to access the article.